Una Passione
di VALENTINA DIANA
con MARCO VERGANI
supervisione artistica
MILENA MANCINI
regia VINICIO MARCHIONI
una produzione
ANTON ART HOUSE
Un attore si presenta su un palco vuoto. La replica di un colossal teatrale è saltata e nessuno lo ha avvisato. È uno di quegli attori che ha sempre fatto la comparsa, non ha neanche un nome, così come non hanno un nome i personaggi di sfondo che interpreta nello spettacolo saltato. Cosa fa un attore senza un ruolo per sopravvivere in scena? Il pubblico è lì e si aspetta qualcosa. Lui dello spettacolo sa poco o nulla. Durante le repliche sta la maggior parte del tempo in camerino ad aspettare di entrare, passare, uscire.
Allora inizia a raccontare lo spettacolo, improvvisando, mettendo insieme pezzi di cose che a malapena conosce con altre che inventa all’improvviso.
Ecco il punto. Questo attore realizza lì sopra, all’improvviso, di esistere davvero, perché ha qualcuno, un pubblico, che per la prima volta guarda solo lui. Lo spettacolo che cerca di raccontare al pubblico parla della Passione di Cristo, lui inventa, sovrappone la propria vita allo spettacolo, si pone domande alle quali cerca di trovare risposte.
Rassegna Stampa
ottobre 2019
Maria Lucia Tangorra, Milano Weekend
La Sala Bausch dell’Elfo è sempre un valore aggiunto per certi progetti, soprattutto per l’intimità che si crea. Dalla porticina aperta (solitamente coperta dalla scena), ricavata nella parete frontale, fa capolino un uomo. Si appoggia sull’uscio, fa un sospiro (a cui daremo alla fine il valore di respiro) e lentamente entra sul palco.